Serial killer italiani by Gordiano Lupi

Serial killer italiani by Gordiano Lupi

autore:Gordiano Lupi [Lupi, Gordiano]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2015-05-16T16:00:00+00:00


BUSNELLI, DE MARTINO E CALEFFI, GLI ANGELI DELLA MORTE

In Italia non sono molti i casi di infermieri killer che aiutano i pazienti a morire o che, per un malinteso senso del dovere, si arrogano il compito di decidere quando è il momento di non accanirsi troppo con le cure. Questa tipologia di serial killer e di delitto in corsia è tipicamente femminile, ma in alcuni casi (come avvenuto in Italia) può interessare anche gli uomini. Gli infermieri killer possono uccidere per interesse personale (vendetta o antipatia) ed economico, per mania di potenza (sentirsi padroni delle vite altrui) e per scompensi psichici (voler essere al centro dell'attenzione e sentirsi importanti), per «filantropia» e per mire sataniche.

Casi storici eclatanti si sono avuti, dal 1983 al 1989, nel padiglione cinque dell'Ospedale Lainz di Vienna, quello che ospitava i pazienti problematici e allo stadio terminale. Gli Angeli della Morte in questo istituto pare che abbiano posto termine a molte vite, da 50 a 300, secondo stime ancora incomplete.

L'infermiera killer per antonomasia è Waltraud Wagner che lavora in tale ala ospedaliera «divertendosi» a dispensare la morte ai pazienti in fin di vita. La Wagner comincia su richiesta di una paziente, poi si accorge di provarci gusto e non si tira più indietro. Non solo. Si circonda di allieve e di complici come Stephania Mayer, Maria Gruber e Irene Leidolf, che praticano iniezioni letali e chiudono il naso ai pazienti affogandoli con acqua versata in gola. Il malefico quartetto di infermiere trasforma il padiglione cinque dell'ospedale austriaco in un campo di concentramento. La Wagner manda a morte chi russa, chi non si comporta con disciplina, chi rifiuta le cure mediche, chiunque crei un piccolo problema. Il decesso parrà avvenuto per cause naturali e nessuno finirà per scoprirle. Un giorno, invece, un medico del reparto ascolta una conversazione sospetta delle quattro donne e le denuncia. Per la Wagner e la Leidolf c'è la condanna all'ergastolo, le altre due se la cavano con quindici anni di reclusione.

In Italia casi così eclatanti non se ne sono registrati. Ricordiamo solo l'infermiere Antonio Busnelli, nato a Cesano Maderno nel 1942, che fu arrestato nel 1992 per aver ucciso un paziente del Fatebenefratelli di Milano e per aver tentato di assassinarne un altro. Pare fosse in combutta con un'azienda di pompe funebri per anticipare il decesso di malati in fin di vita. Tecnicamente non sarebbe un vero serial killer. Deve scontare sedici anni di galera.

Alfonso De Martino, nato nel 1942 a Salerno, è il secondo infermiere killer della storia del crimine italiano e, per via della sua passione esoterica, si fregia del nomignolo di Infermiere di Satana. De Martino, forse satanista, uccide con flebo al curaro quattro pazienti del San Giuseppe di Albano di Roma per procurarsi speciali poteri o più semplicemente per vendetta o per denaro. L'infermiere è talmente folle che si diverte persino a predire la morte dei pazienti affidati alle sue cure, scommettendo sulla data e sull'ora del decesso. Come sostengono sulla stampa i familiari di una vittima: «De



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